La Milano Design Week 2025 non è più solo la vetrina privilegiata per architetti, interior designer e creativi del progetto. È ormai diventata il palcoscenico ideale per le grandi maison della moda, che espandono il proprio universo estetico ben oltre l’abbigliamento e l’alta sartoria. Tra installazioni immersive, collezioni di arredi e oggetti di design, i brand più influenti portano la loro visione nello spazio, nell’oggetto e nell’esperienza sensoriale. Una dimostrazione concreta di come il design, al pari della moda, sia un linguaggio capace di esplorare nuove visioni e raccontare identità.

Gucci si distingue con “Bamboo Encounters”, un’esposizione allestita nei chiostri di San Simpliciano che reinterpreta il bambù come simbolo di tradizione e futuro. Louis Vuitton presenta una collaborazione esclusiva con il designer argentino Cristián Mohaded nella collezione “Signature”, composta da mobili e lampade che traducono i codici della maison in forme scultoree e funzionali. Saint Laurent conferma il proprio dialogo con l’arte applicata, riproponendo quattro arredi iconici di Charlotte Perriand, tra ricerca storica e visione senza tempo.

Per gentile concessione delle maison

Non mancano i debutti sorprendenti, come quello di The Row nell’universo home decor, con tessuti in cashmere e lino esposti nelle sale settecentesche di Palazzo Belgioioso. Loewe torna a segnare la tendenza con un’installazione dedicata alle teiere, progettate da artisti e architetti internazionali, mentre Jil Sander collabora con Thonet per rileggere il linguaggio Bauhaus nel design contemporaneo.

Queste proposte confermano una verità ormai indiscutibile: le maison di moda non vestono più solo i corpi, ma plasmano spazi, atmosfere e stili di vita. A Milano, la fusione tra moda e design non è più una tendenza, ma una dichiarazione estetica e culturale. Un nuovo modo di pensare l’abitare, come espressione intima e raffinata del proprio stile.

Per gentile concessione delle maison