MAX MARA RESORT 2025: UNA COLLEZIONE CON FASCINO SENZA TEMPO
Team ISSUE - Junio 29th, 2024
Nel Palazzo Ducale di Venezia, è stata presentata la collezione Resort 2025 di Max Mara, e quale luogo più perfetto per la sfilata. La città, nota per la sua bellezza, simboleggia una donna che rappresenta la giustizia, il potere, la lealtà, l’armonia, il progresso e la grazia. Sotto la guida del direttore creativo della casa di moda, Ian Griffiths, sono stati presentati i modelli della cosiddetta “Venetia”, ispirati alle influenze multiculturali che il paese ha incorporato, essendo una potenza commerciale globale, ricca di dinamismo, arte e cultura.
Un’altra ispirazione della maison è stata Marco Polo, che nei suoi viaggi ha scoperto l’interesse per la seta e il cashmere, materiali esibiti nella collezione. Il tramonto ha accompagnato l’evento, diventando lo straordinario sfondo della sfilata. I colori più neutri, come il bianco, il beige, il crema, il grigio e il nero, sono stati i protagonisti, nonostante siano stati presentati in misura minore anche toni più vivaci come il rosso. Max Mara ha esibito maestosi cappotti, vestiti, vestaglie, trench, mantelli e eleganti completi. I dettagli sono stati essenziali; grossi cordoni, grandi nappe con un cordino per cintura, polsini a fazzoletto e colletti sporgenti hanno caratterizzato le creazioni della maison.
Nelle dichiarazioni rilasciate da Griffiths, ha riconosciuto che, nonostante la difficoltà di scegliere il capo di punta della collezione, i cappotti sono imprescindibili. Uno dei classici che è perfetto anche in primavera è il classico Olympia. Inoltre, la collezione resort di Max Mara ha il pregio di essere dotata di un fascino senza tempo, che include anche i capi più elaborati. La marca è riuscita a rimanere nella fusione tra innovazione ed eredità. A tal proposito, il direttore creativo della casa di moda ha affermato: “la ragione per cui sono ancora nell’azienda dopo 37 anni è, credo, per aver saputo bilanciare il desiderio di rimanere fedele all’eredità del marchio e la capacità di raccontare il nuovo”.
Cortesia Max Mara