GUCCI SS25: UN INVITO ALLA CONTEMPLAZIONE
COMUNICATO STAMPA GUCCI - Septiembre 27th, 2024
“Un momento preciso nel tempo. Un momento da cogliere e vivere al massimo. È il momento in cui il sole si tuffa nel mare alla fine di una giornata di agosto. È il momento in cui ci troviamo. Questa collezione è un omaggio a quei momenti e un invito a fermarsi, a cercare il proprio momento”, ha commentato Sabato De Sarno.
Gucci continua ed evolve il suo rapporto con la Triennale, intrecciando sempre di più la sua identità con i valori che il museo incarna: l’impegno in un dialogo culturale aperto e inclusivo e la missione di unire arte, design, architettura e visioni contemporanee. Dopo aver celebrato i suoi spazi con la sfilata maschile, in particolare con il nuovo archivio Cuore, ora si trasformano in un lungo corridoio di colori che, partendo dal bianco, conduce fino al Gucci Rosso Ancora. Con sfumature di un tramonto estivo, lo spazio è suddiviso in sale, ognuna di un colore diverso, capaci di creare un’esperienza unica, un momento irripetibile.
“Un anno dopo, questa collezione mostra un percorso di costruzione compiuto. Momento dopo momento, ho costruito le mie idee per Gucci. Una grandezza casuale che prende forma attraverso le mie ossessioni: sartoria, lingerie, pelle, silhouette anni ’60, tutto combinato con un’esplorazione incessante dell’eredità di questo marchio, e sempre con un atteggiamento irriverente”, spiega De Sarno.
Cortesia Gucci
Ossessioni. La sartoria, nella sua versione più essenziale ma mai ordinaria, apre la sfilata con pantaloni tagliati sopra le sneakers, fondendo l’abbigliamento femminile con quello maschile. La palette cromatica comprende grigio, Gucci Rosso Ancora, bianco, tonalità di verde e un tocco di arancione. Le silhouette sono un omaggio agli anni ’60, con giacche strutturate, pantaloncini e gonne a trapezio. I grandi cappotti dall’attitudine haute couture, dalla migliore fattura, donano nuovo vigore al Monogramma GG. Progettato per il quotidiano, può essere indossato senza sforzo con jeans e una canottiera. La pelle, con una finitura lucida, fa già parte del nostro DNA, e la lingerie sbuca attraverso abiti in pizzo e cappotti leggermente aperti.
L’esplorazione dell’eredità. Perché quella grandezza informale è stata parte di Gucci fin dall’inizio. Il Gucci Bamboo 1947 è il protagonista, con la borsa nel suo design originale e nuovi dettagli contemporanei creati da abili artigiani che lavorano con pelle, lacca e plexiglass. Il bambù ispira anche i gioielli, imitandone la forma e sviluppandosi e intrecciandosi nel corpo. Gli stessi gioielli uniscono i fluidi abiti in jersey ispirati agli anni ’90, così come le zeppe a punta quadrata. Nuove borse con dettagli in bambù si alternano sulla passerella con silhouette mini e la borsa a secchiello Gucci 73 con il morsetto sul lato, ma vediamo anche la nuova Gucci Go, strutturata, compatta, per essere portata ovunque.
Sulla passerella, le borse Gucci Bamboo 1947, uniche nel loro stile, reinventate da artisti giapponesi come parte di un progetto collaborativo per celebrare i 60 anni di Gucci in Giappone. Il morsetto rimane un elemento centrale per le calzature, evolvendosi dagli iconici mocassini Horsebit 1953 fino a zeppe, creepers, ballerine e stivaletti. Ora si presenta in uno stivale piatto, morbido e avvolgente con un’attitudine anni ’60, la stessa attitudine degli occhiali da sole avvolgenti con lenti sfumate nei colori della collezione.
Infine, il foulard Gucci Flora, annodato come un fazzoletto per la testa, nella sua versione originale disegnata dall’illustratore Vittorio Accornero de Testa: nove mazzi di fiori su sfondo bianco e una cornice a contrasto. Reimmaginato come una tela, attraverso scelte cromatiche tono su tono che seguono la palette colori della collezione.
Cortesia Gucci