DOPO 27 ANNI: DONATELLA LASCIA LA DIREZIONE CREATIVA DI VERSACE
Team ISSUE - Marzo 14th, 2025
«Spero di averti reso orgoglioso fino ad ora», ha scritto Donatella Versace sul suo profilo Instagram. Un messaggio carico di emozione che ha confermato ciò che da tempo si sussurrava nell’industria: l’iconica stilista lascia il ruolo di direttrice creativa di Versace. La moda chiude così un capitolo cruciale. Dopo quasi tre decenni alla guida della maison, la designer italiana lascia un’eredità indelebile, capace di consolidare l’essenza del marchio e, al contempo, rendere omaggio alla visione del fratello, Gianni Versace. La sua uscita segna la fine di un’era e apre una nuova fase, ricca di interrogativi, per il futuro creativo della casa di moda.
Donatella ha assunto la direzione della maison nel 1997, in uno dei momenti più tragici della storia della moda: l’omicidio di Gianni Versace a Miami. Il fratello non era solo il fondatore della maison, ma il genio visionario che ne aveva definito lo stile audace, sensuale e barocco. Eppure, Donatella non ha tardato a dimostrare che anche la sua visione era capace di mantenere vivo lo spirito di Versace, aggiornandolo e proiettandolo nella contemporaneità.
Durante la sua gestione, ha firmato alcuni dei momenti più iconici della moda. Indimenticabile il celebre abito verde con stampa jungle indossato da Jennifer Lopez ai Grammy del 2000, un capo talmente influente da aver ispirato la nascita di Google Immagini. Con il suo stile inconfondibile, Donatella ha saputo rendere Versace una delle maison più amate da celebrità e figure influenti, assicurandone la rilevanza sia nella cultura pop che nel panorama dell’alta moda.
Cortesia Versace
Se Gianni ha posto le fondamenta del brand, Donatella vi ha impresso la sua firma: una fusione tra femminilità e potere. Le sue collezioni hanno ridefinito la sensualità con tagli strutturati, stampe audaci e materiali innovativi. Sotto la sua direzione, Versace è diventata sinonimo di empowerment femminile, conquistando una nuova generazione di donne forti, sicure e audaci.
La sua influenza ha superato i confini della moda. Donatella, consapevole dell’impatto dell’industria, si è fatta promotrice di diversità e inclusività in passerella, sfidando i canoni di bellezza convenzionali e aprendo spazio a modelle di etnie, età e fisicità differenti. Il suo approccio ha contribuito a modernizzare la visione del marchio senza snaturarne l’identità.
La sua uscita coincide con una fase di ristrutturazione all’interno di Capri Holdings, il gruppo che attualmente detiene Versace. Circolano voci su una possibile acquisizione da parte del gruppo Prada, il che potrebbe portare a una trasformazione ancora più radicale nella direzione creativa della maison.
Se la sua uscita rappresenta la chiusura di un ciclo, il suo lascito è più vivo che mai. Donatella non solo ha tenuto alto il nome del fratello, ma lo ha portato verso nuove vette, dimostrando che Versace è molto più di un marchio: è un simbolo di lusso, audacia e libertà creativa. Ora, con lo sguardo rivolto al futuro, l’industria attende di scoprire quale sarà la prossima fase di Versace, senza la mente geniale che l’ha guidata per quasi trent’anni.
Cortesia Versace